Uno dei lati meno conosciuti nelle attività da new ones IOTA è la ricerca di come raggiungere queste isole. E' decisamente affascinante riuscire a conoscere il più possibile di un luogo così remoto senza averlo mai visitato. Penso che alcuni anni fa, in assenza di Internet, il compito doveva essere veramente gravoso. Immagino famosi viaggiatori come Folco Quilici o (nel nostro hobby) il mitico Don Miller alle prese con telefonate costosissime e la lentissima corrispondenza postale per avere dettagli sui luoghi da visitare. Oggi la rete ci permette ricerche velocissime ed anche la corripsondenza via e-mail è pressochè immediata. Non metto piede su un'isola IOTA ormai da tre anni ma ciò non toglie che ogni tanto, sfogliando la directory IOTA, sogno di raccogliere delle informazioni per raggiungere qualche new one. Spesso sono luoghi raggiungibili con relativa facilità ma la difficoltà di operare dipende da diversi fattori (protezione ecologica, ambientale, militare, scientifica...). I luoghi non molto "protetti" non sono accessibili ma a volte dipende solo dalla cifra che si vuole spendere. Un conto è pagare migliaia di euro per un country molto raro, un altro per un'isola. Nonostante il programma IOTA abbia un notevole seguito non può essere paragonato al DXCC. Una bella iniziativa sarebbe quella di creare (per ogni new one IOTA) una bella scheda dell'isola con TUTTE le informazioni possibili per permettere a chiunque (ovviamente con volontà e soldi) di raggiungerla e dare a tutti una nuova referenza. Oggi mi sentivo particolarmente ispirato e partendo dal Punto Nemo (ne parlerò in un altro post) ho guardato le isole dell'Antartide. Ce ne sono tre non referenziate, AN-019/020/021. Balleny island è la prima. Questo gruppo contiene tre isole maggiori: Young, Buckle e Sturge. Disabitate, principalmente di origine vulcanica. Se non è una questione di prezzo ci potete arrivare con la World Expeditions. Nelle loro fantastiche avventure una si chiama Ross Sea Voyage e la nave passa proprio da Balleny island. Se le condizioni lo permettono con uno Zodiac si può anche tentare lo sbarco. Peccato che dura solo uno dei 26 giorni del tour. Son convinto che le World Expeditions potrebbe anche pianificare un viaggio specifico per le Balleny dietro lauto compenso. Allora che ne dite ? Vi piace l'idea di schedare ogni new one e trovare su Internet le informazioni per raggiungerla ? Allora c'è qualche IOTA hunter che ha voglia di mettere su un sito a questo scopo ? Ah, mi raccomando, il webmaster o amministratore del sito non chieda una lira ! Ne abbiamo già abbastanza di "mangiasoldi".
Nella foto Balleny Island, dicembre 1965 fonte: USS Calcaterra
Technorati Tags: balleny, an-019, antarctic, world expeditions
1 comment:
E' vero...per me uno degli aspetti più interessanti di una DXpedition IOTA, in luoghi poco facilmente accessibili, è proprio il conoscerne i preparativi e le difficoltà nel raggiungerla.
Ho la fortuna di avere nella mia modesta biblioteca un libro meraviglioso, che tiene in costante suspance come un thriller: Heard Island Odyssey.
Un minuzioso racconto dell'attivazione di AN-008 ben raccontato da Kristy VK9NL, che l'ha vista protagonista assieme a Jim VK9NS ed agli altri componenti del team.
Quando vuoi leggerlo, fammi un fischio!
Ciao!
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