Friday, December 12, 2008

Sonsorol island: la storia 1/4

Questo mio racconto del viaggio a Sonsorol island è stato pubblicato nel numero di aprile-maggio 2002 della rivista Isole & Isole. Il periodico non ha avuto molta fortuna ed ha cessato di esistere poco dopo. Nel proporvelo spero possiate vivere, almeno in parte, le emozioni che ancora oggi provo nel ripensare a quell'avventura.

"Here we go!": con questo grido il capitano dell'Eclipse è stato il primo a scorgere nelle ultime tenebre notturne la sagoma di un'isola che nessun turista europeo era riuscito a raggiungere prima: Sonsorol. Quella mattina l'8 febbraio, dopo una traversata di 36 ore, partiti da Koror, eravamo in preda all'estasi dell'avventura, affascinati da quel lembo di terra dalla folta vegetazione che si avvicinava e spaventati all'idea di cosa e chi avremmo potuto trovare nonostante sia noi che loro, gli abitanti, fossimo pronti all'incontro. Erano passati sei mesi dall'idea di andare nel gruppo delle South-West islands di Palau, Micronesia; c'era uno scopo ben preciso per quella destinazione:  nessun radioamatore al mondo aveva mai trasmesso da quelle isole. Tutto ciò può sembrare pazzesco al profano: affrontare un simile viaggio per portare sull'isola generatori di corrente, radio, cavi, antenne e tutto l'occorrente per trasmettere invece di fare la classica vita del turista coccolato e vezzeggiato dagli animatori dei villaggi, e con l'unica finalità di offrire, a migliaia di altrettanti appassionati radioamatori sparsi in tutto il mondo, l'opportunità di collegare un'isola fino ad allora quasi del tutto sconosciuta. Scegliere un'isola a tale scopo non è impresa facile: molte sono inflazionate, vuoi per la presenza di locali o per il forte turismo, altre sono off-limits per motivi ambientalisti o militari, altre ancora sono raggiungibili a costi troppo proibitivi o addirittura a rischio per l'incolumità personale. Ci sembrava strano che nessuno si fosse accorto delle South-West islands, Palau è una destinazione famosissima per il turismo giapponese ed americano, meta ambita dai subacquei di tutto il mondo per i fondali mozzafiato eppure nessuno l’aveva ancora presa in considerazione, infatti esculsa Rock Islands è tutto terreno inesplorato. Per meritarsi questo Paradiso però occorre organizzarsi “in proprio il viaggio” tramite Internet. La mia attenzione si è subito concentrata su Sonsorol essendo l'isola più vicina alla capitale, quindi la più facilmente raggiungibile con una barca a noleggio, purtroppo però le notizie in rete erano scarsissime e tutto quello che avevamo a disposizione erano un paio di fotografie datate anni settanta. Un colpo di fortuna insperato ci ha fatto contattare Laura Ierago, Governatrice di Sonsorol che, affascinata dall'idea di poter ospitare turisti europei con quella curiosa finalità, si è prodigata oltre ogni più rosea aspettativa perché potessimo farcela. Sono state necessarie settimane per definire i dettagli: trovare un'imbarcazione in grado di affrontare il viaggio, inoltrare le richieste di permessi e autorizzazioni e per preparare tutta la documentazione necessaria al trasporto, allo sdoganamento e all’ uso delle nostre apparecchiature, per finire con la prenotazione dei voli e dell’albergo a Manila. Il viaggio infatti ha avuto Roma come partenza, scalo a  Singapore e arrivo della prima tappa a Manila, tutto con la Singapore Airlines e dopo una notte nella capitale delle Filippine l'ultimo volo con la Continental Airlines per Koror. All'aeroporto ci attende una delegazione ufficiale con il classico rito delle collane e corone di fiori poi, via di corsa al porto, per stivare tutte le nostre nella barca che finalmente vediamo dal vero e nel tardo pomeriggio salpiamo per la nostra meta . (continua)

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